Nella legge-Gelmini c’è anche la materia delle università telematiche e della loro riduzione. Le università telematiche infatti oltre a rappresentare una moderna e veloce concezione dell’università attraverso la tecnologia, sono ad oggi dibattito aperto tra maggioranza e opposizione, e non solo, per ciò che riguarda il loro sviluppo in Italia.
È stato reso noto infatti che il governo attraverso la nuova legge, intende ridurre il numero delle università telematiche. In realtà quello che si propone di fare il governo, è di proseguire la politica avviata già dal governo Prodi.
Le università telematiche hanno avuto, lo sappiamo, una crescita esponenziale, e hanno dimostrato di attecchire bene con dati che parlano di 13mila iscritti, un numero doppio rispetto all’anno scorso.

Ciò senza dubbio è dovuto ai tanti aspetti innovativi che rendono l’università online un’ottima alternativa a quella classica.

Sarebbe probabilmente un peccato se venisse arrestata la crescita nel nostro paese di questa tipologia di università. Ma per gli sviluppi a breve termine bisognerà vedere come il governo deciderà di muoversi. Intanto, già in sede di esame del disegno di legge n.180, il governo ha accolto un ordine del giorno che lo vede impegnato a proseguire, come detto, sulla linea della riduzione delle università telematiche.